Cao Irene - 2013 - Vol 2 Io ti sento: La prima trilogia erotica italiana: by Cao Irene

autore:Cao Irene [Cao Irene]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Romance, Fiction, General
ISBN: 9788858648186
Google: CjjK46BTasgC
editore: Rizzoli Max
pubblicato: 2013-06-19T22:00:00+00:00

7

Al rientro dal weekend in Toscana, tutto sembra più dolce di prima: l’amore, il lavoro, le piccole cose.

La mia intesa con Filippo si rafforza ogni giorno che passa. Da quando gli ho detto che voglio tornare con lui a Venezia, viviamo in perfetta armonia, in fiduciosa attesa del futuro che abbiamo scelto di condividere.

Anche il ritorno a San Luigi dei Francesi è stato molto meno traumatico del previsto. Sarà che tre giorni di vacanza sono serviti a distendere gli animi e a ricaricarmi di nuova energia, sarà che è iniziata l’estate (amo questa stagione!), fatto sta che lavoro bene come non mi capitava da tempo, e riesco a mettere anima e corpo in quello che faccio. Mi sento viva e concentrata, e se n’è accorta anche Paola, che mi ha fatto i complimenti per come ho risolto una zona ostica dell’affresco, completamente intaccata dalle muffe. E non è scontato che lei esprima la sua stima a qualcuno.

Ora mi sono presa un quarto d’ora di pausa e sto aspettando Martino. È ricomparso ieri, dopo che non si era fatto vedere per un bel po’ di giorni, e così oggi gli ho proposto un caffè in piazza Sant’Eustachio, dove tra una chiacchiera e l’altra è nata la nostra amicizia, se così la si può definire. Non sono certa di cosa voglia da me, ma ho capito che ci tengo a lui e mi dispiace davvero che si sia allontanato, soprattutto dopo che mi ha incontrata con Leonardo fuori dalla chiesa. È l’unica persona con cui riesca a parlare di arte senza sentirmi noiosa o sotto esame. Martino è brillante e creativo senza mai risultare spocchioso. Forse perché è ancora un ragazzo o per quel suo carattere un po’ introverso, tende a non prendersi troppo sul serio e questo rende le conversazioni con lui particolarmente divertenti.

Sono le undici di mattina e fa già molto caldo. Roma risplende di bellezza, l’aria porta con sé un profumo di mare che – sono certa – non è solo frutto della mia immaginazione: in un mondo così sembra impossibile non essere felici.

Ecco Martino. Sta arrivando dal vicolo a lato della piazza con la sua inconfondibile andatura molleggiata e un po’ goffa, jeans, T-shirt bianca e le immancabili All Star a scacchi. In mano regge un’enorme cartella di plastica di quelle che usano gli artisti o gli studenti per i fogli extralarge. Noto che il suo ciuffo ribelle sta diventando sempre più lungo.

«Come stai?» Lo saluto con due baci sulle guance.

«Bene… e tu?» Lo dice senza aspettare la risposta, guardandomi quasi con una nota di malinconia. Poi si accascia sulla sedia accanto a me, appoggiando la cartella a una gamba del tavolo. «In realtà sono pieno di cose da fare. Mi hanno aggiunto altri due corsi di disegno in Accademia» spiega con aria insofferente.

«Ah, allora è per questo che non sei più passato da queste parti…» dico, lasciando trapelare una punta di dispiacere.

«Be’, veramente con il ciclo di san Matteo avrei finito. Basta monetine!» Fa un sorriso sollevato. «Adesso mi sono buttato su un’altra opera di Caravaggio.

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